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Ciuccio per neonato: quale scegliere

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Il ciuccio è uno dei primi oggetti più importanti per i nostri neonati. Per questo motivo è molto importante scegliere con molta cura quale sia il più adatto.
Ogni ciuccio è costruito in modo da richiamare la forma del seno così da dare al neonato la sensazione di essere a stretto contatto con chi l’ha messo al mondo e soddisfa il bisogno primario di ogni essere vivente: la nutrizione.
Ha inoltre un effetto secondario molto utile e cioè quello di tranquilizzarlo aiutandolo a riposarsi. Sul mercato italiano troviamo molti tipi di ciuccio che si differenziano per età del neonato, funzione e materiali. Analiziamo questi elementi…

  • MATERIALI

Tra i materiali più utilizzati e sicuri troviamo: il silicone ed il caucciùIl silicone è un materiale derivato dal silicio (un semi-metallo) e può essere trovato in diversi stati come quello liquido, solido o gelatinoso. Tra i vantaggi dei ciucci realizzati in silicone troviamo:

  1. sono incolori e trasparenti;
  2. non assorbono odori;
  3. non assorbono sapori;
  4. non si deformano;
  5. alta resistenza alle alte temperature.

Il caucciù, invece, è un materiale gommoso derivato dal lattice. Rispetto ai ciucci in silicone, quelli in caucciù hanno i seguenti vantaggi:

  1. una maggiore resistenza;
  2. il lattice è in gran parte ricavato da essere vegetali;
  3. rischio di rottura causati dai morsi del neonato minore.
  4. indicato dai 6 mesi in su.

Ci sono però anche degli svantaggi, infatti, quelli in caucciù assorbono facilmente odori e sapori e potrebbero renderlo disgustoso alla bocca del neonato causando un suo rifiuto.

TIPOLOGIE ATTUALMENTE SUL MERCATO

I ciucci si differenziano oltre che per materiali, anche per la forma. Nel mercato attuale troviamo diverse tipologie, di seguito elenchiamo quelle più utilizzate e comuni.

  1. “A goccia” :sono costruiti seguendo la forma anatomica della piccola bocca dei neonati. Sono caratterizzati da una forma ovale e schiacciata e aderiscono perfettamente al palato evitando strani fastidi o dolori al piccolo;
  2. “A ciliegia” : in questo caso sono costruiti seguendo la forma anatomica del capezzolo della mamma. Il neonato avrà il vantaggio di una sensazione familiare, ma essendo più grandi, sono allo stesso tempo sconsigliati da molti pediatri in quanto potrebbero deformare il delicato palato del bimbo;
  3. “La tettarella” : è un ciuccio dalle dimensioni molto ridotte e per questo sicuri per il palato ed evitano l’ostruzione del naso con conseguente difficoltà a respirare;
  4. “Anatomica” : questo tipo di ciuccio ha caratteristiche simili a quelli a goccia, conservandone i vantaggi ma avendo dimensioni più ridotte e una punta rivolta leggermente verso l’alto.

PUÒ CREARE PROBLEMI AI DENTI?

Su questo tema è in corso da anni un grande dibattito in cui sono contrapposte due correnti di pensiero differenti: una secondo cui l’utilizzo del ciuccio comporta problemi al palato e alla formazione dei dentini e l’altra secondo cui il suo utilizzo e i problemi citati non sono correlati. Proviamo a fare un po’ di chiarezza:

– evitare l’uso dopo i 18 mesi: un utilizzo oltre questa età può interferire con lo sviluppo dell’arcata dentale e quindi può creare problemi alla dentatura e alla struttura ossea in generale;
– evitare un uso continuato: un bambino che continua ad usare il ciuccio, infatti, continuerà a sviluppare una deglutizione infantile che potrebbero portare a gravi conseguenze per la respirazione;
– potenziali infezioni: il ciuccio è potenzialmente a contatto con varie superfici che potrebbero trasferire batteri su di esso. Lavate e sterilizzate spesso per evitare di introdurre nella bocca del neonato possibili batteri dannosi alla sua salute.

Come possiamo notare esistono diverse tipologie e materiali, scegliete con attenzione e soprattutto in base a ciò che voi genitori ed il pediatra ritengono il più adatto.